GUARDARSI DENTRO PER LASCIARE TUTTO FUORI!
Vi offro una storia presa dal web che ho letto anni fa' e che mi ha accompagnato sempre nel mio cammino, perché non solo mi ha commosso, ma, secondo me, ha un grande significato intrinseco ... Io la intitolerei così: SOLO I PURI DI CUORE ARRIVERANNO LA' DOVE ESISTE LA PACE.
Un giorno Dio decise di fuggire dagli uomini. Non gli era più possibile vivere in pace, veniva tormentato in continuazione da miliardi di domande, suppliche, recriminazioni: “Basta! Era tempo di finirla".
Da sempre aveva vissuto sereno fra le creature che abitavano i suoi regni, ma da quando diede vita agli esseri umani tutto iniziò ad andare storto. Ovunque fosse e ovunque andasse, veniva continuamente importunato:
“Perché hai fatto la pioggia che ci bagna e dà fastidio? Perché hai fatto le stagioni, quando d’inverno è troppo freddo e d’estate si muore dal caldo? E dato che ci siamo, a proposito di morire, perché ci hai fatti mortali? Che senso ha nascere per poi morire? etc..."
Dopo secoli di queste pantomime, un giorno decise di radunare i suoi più grandi saggi per cercare una soluzione a questo disastro.
“Miei amati saggi, dove posso nascondermi per fuggire almeno per un po’ di tempo da questo tormento?” chiese loro. Uno dei saggi più anziani disse: “Nasconditi sulla montagna più alta della terra, là c’è sempre aria fresca, silenzio e una vista magnifica. Fidati, non verranno mai a cercarti fino a là su, che vantaggi ne trarrebbero ad andare in un luogo così impervio?”
Dio partì immediatamente, ma quando fu arrivato sulla vetta non fece nemmeno in tempo a sistemare le sue cose che un gruppo di scalatori apparve dal nulla, con una bandiera in mano ed altri milioni di domande.
Disperato tornò dai suoi saggi e ripropose il quesito: “Dove posso nascondermi per qualche tempo? Vi prego aiutatemi, non ne posso più!”. Il più anziano e rispettato dei saggi disse: “Credo che dovresti rifugiarti sulla luna, quello sì che è un posto sicuro!”
Ritrovata un po’ di speranza, Dio ripartì per raggiungere la luna, ma questa volta non fece nemmeno in tempo ad appoggiare un piede sul suolo che un uomo, con addosso una strana tuta, aveva già piantato un’altra bandiera.
Ormai sull’orlo della pazzia e pronto a distruggere la sua stessa creazione pur di riavere un po’ di pace, Dio passava i suoi ultimi momenti di esitazione ascoltando le voci degli uomini che gli giungevano sotto forma di preghiere, quando ad un tratto, fra le mille suppliche e lamentele, sentì le parole di un bimbo che, nel buio della sua cameretta, lo pregava dicendo: “ Dio mio, sono sceso in un posto molto profondo e mi sono accorto che lì tu non ci sei. Com’è grande la mia angoscia e la mia disperazione, perché quel luogo è il luogo dove io più ti vorrei, quel luogo è il mio piccolo e tremante cuore”.
Quelle parole lo commossero ed illuminarono allo stesso tempo, così Dio decise di esaudire quella umile preghiera andando ad abitare i cuori di tutti gli uomini, allo stesso tempo ebbe la conferma che quello era l'unico posto dove nessuno entra mai.
Da quel giorno Dio vive sereno ed in pace nel cuore di ogni uomo, sapendo che chi volge il proprio sguardo verso quel luogo deve prima aver perso ogni recriminazione per tutto quel che ne sta fuori, giungendo così al Suo cospetto libero e sincero, mosso solo da un profondo amore e desiderio di pace.
Un giorno Dio decise di fuggire dagli uomini. Non gli era più possibile vivere in pace, veniva tormentato in continuazione da miliardi di domande, suppliche, recriminazioni: “Basta! Era tempo di finirla".
Da sempre aveva vissuto sereno fra le creature che abitavano i suoi regni, ma da quando diede vita agli esseri umani tutto iniziò ad andare storto. Ovunque fosse e ovunque andasse, veniva continuamente importunato:
“Perché hai fatto la pioggia che ci bagna e dà fastidio? Perché hai fatto le stagioni, quando d’inverno è troppo freddo e d’estate si muore dal caldo? E dato che ci siamo, a proposito di morire, perché ci hai fatti mortali? Che senso ha nascere per poi morire? etc..."
Dopo secoli di queste pantomime, un giorno decise di radunare i suoi più grandi saggi per cercare una soluzione a questo disastro.
“Miei amati saggi, dove posso nascondermi per fuggire almeno per un po’ di tempo da questo tormento?” chiese loro. Uno dei saggi più anziani disse: “Nasconditi sulla montagna più alta della terra, là c’è sempre aria fresca, silenzio e una vista magnifica. Fidati, non verranno mai a cercarti fino a là su, che vantaggi ne trarrebbero ad andare in un luogo così impervio?”
Dio partì immediatamente, ma quando fu arrivato sulla vetta non fece nemmeno in tempo a sistemare le sue cose che un gruppo di scalatori apparve dal nulla, con una bandiera in mano ed altri milioni di domande.
Disperato tornò dai suoi saggi e ripropose il quesito: “Dove posso nascondermi per qualche tempo? Vi prego aiutatemi, non ne posso più!”. Il più anziano e rispettato dei saggi disse: “Credo che dovresti rifugiarti sulla luna, quello sì che è un posto sicuro!”
Ritrovata un po’ di speranza, Dio ripartì per raggiungere la luna, ma questa volta non fece nemmeno in tempo ad appoggiare un piede sul suolo che un uomo, con addosso una strana tuta, aveva già piantato un’altra bandiera.
Ormai sull’orlo della pazzia e pronto a distruggere la sua stessa creazione pur di riavere un po’ di pace, Dio passava i suoi ultimi momenti di esitazione ascoltando le voci degli uomini che gli giungevano sotto forma di preghiere, quando ad un tratto, fra le mille suppliche e lamentele, sentì le parole di un bimbo che, nel buio della sua cameretta, lo pregava dicendo: “ Dio mio, sono sceso in un posto molto profondo e mi sono accorto che lì tu non ci sei. Com’è grande la mia angoscia e la mia disperazione, perché quel luogo è il luogo dove io più ti vorrei, quel luogo è il mio piccolo e tremante cuore”.
Quelle parole lo commossero ed illuminarono allo stesso tempo, così Dio decise di esaudire quella umile preghiera andando ad abitare i cuori di tutti gli uomini, allo stesso tempo ebbe la conferma che quello era l'unico posto dove nessuno entra mai.
Da quel giorno Dio vive sereno ed in pace nel cuore di ogni uomo, sapendo che chi volge il proprio sguardo verso quel luogo deve prima aver perso ogni recriminazione per tutto quel che ne sta fuori, giungendo così al Suo cospetto libero e sincero, mosso solo da un profondo amore e desiderio di pace.